Ciao e buon sabato,
spero che stiate bene, io sono tornata dal viaggio e mi ha accolto il rassicurante profumo dei tigli. Per molti è l’odore che sancisce l’inizio dell’estate e sentirlo è stato per me quasi inaspettato (siamo davvero a giugno?), anche perché quest’anno l’ho annusato per la prima volta nei pressi di Washington Square, a New York. Si tratta di un odore che associo a Parma e ha avuto l’effetto di una specie di rivelazione. Per me sa di casa e sentirlo da un’altra parte mi ha fatto pensare che ci si può anche sradicare certe volte, ma allo stesso tempo possiamo aggrapparci a qualcosa di conosciuto e rasserenante anche dall’altra parte del mondo. Non che ne avessi bisogno in quel momento, ero nel mezzo di un viaggio stupendo, ma ogni tanto mi chiedo che cosa rende “casa” un posto nuovo. Il profumo dei tigli mi ha suggerito che dappertutto ci sarà sempre un legame invisibile con i nostri luoghi, che sia un odore, un piatto di famiglia da cucinare in una sera d’inverno, una maglietta sgualcita ricordo di vecchie scorribande adolescenziali. Sono in questa fase: mi interrogo sul ricominciare.
New York mi ha dato una bella spinta, è una città in continua trasformazione. Questo è anche stato uno dei grandi temi al centro del viaggio; ho partecipato - finalmente - a uno dei tour letterari organizzati da Marta Ciccolari Micaldi, la McMusa. Si tratta di viaggi negli Stati Uniti sulle tracce di storie e autori, permettono di esplorare e scoprire i luoghi in modo profondo e intimo e così è stato. Di solito sono viaggi on the road attraverso gli stati americani, questo a New York è una novità: residenziale nella città delle storie. Con base a Brooklyn, il quartiere dove per antonomasia vivono gli scrittori, abbiamo seguito lezioni, attraversato zone altamente letterarie perché raccontate da più voci nel corso del tempo, fatto passeggiate guidate nei luoghi della letteratura, della musica e della cultura pop americana. Una settimana intensa, ricca e potente che ha scardinato l’idea che avevo di New York, viziata soprattutto da film e serie tv, per disegnarne un’altra nuova e sorprendente. Forse meno luccicante, ma più umana e sincera. Quella di un luogo poliedrico e per certi aspetti commovente che sa accostare grandiosità e decadenza. Una cosa che ho imparato è che non esiste una New York assoluta, ma si compone di una moltitudine di sguardi e di racconti, che possono essere tanto reali quanto immaginari. E tutto questo mi ha fatto innamorare. Non mi dilungo oltre perché ne ho già abbondantemente parlato sul mio profilo Instagram, sia nei post che nelle stories (le ho salvate in evidenza).
Cosa sto leggendo
Prima di partire, Marta ci aveva mandato una bella lista di libri. Non erano letture obbligatorie, ma ci avrebbero permesso di calarci meglio nel luogo. Io li ho presi tutti, ma non ne ho letto nessuno. In questi giorni ho iniziato però Amori e disamori di Nathaniel P, di Adelle Waldman che se nel vostro passato (o presente, spero non futuro) avete avuto a che fare con scrittori narcisisti ed egocentrici, beh, di certo apprezzerete. Contiene i tic e i cliché degli scrittori che, come da tradizione, vivono a Brooklyn: per noi che abbiamo passeggiato in lungo e in largo per il quartiere è bello riconoscere i riferimenti, i luoghi, i dettagli. Mi sto divertendo a leggerlo, anche se per me il viaggio newyorkese è più che altro racchiuso tra le pagine di New York è una finestra senza tende, di Paolo Cognetti. Devo dire che, pur riconoscendo il talento, ho sempre tenuto lontano Cognetti, per via del suo amore viscerale per la montagna. Problema mio, mi rendo conto, ma proprio sono narrazioni e posti che non mi interessano. Ma lui è anche New York. E dico che è, perché tra le strade di Brooklyn ha vissuto e scritto (Sofia veste sempre di nero, ad esempio, lo ha scritto lì), è entrato in confidenza con una delle anime di questa città multiforme, facendola sua. New York è una finestra senza tende ci ha accompagnate durante tutto il viaggio, lo avevo messo in valigia senza sapere che poi Marta ne avrebbe letto molte parti e così è andata a finire che lo tenevo sempre in borsa, da Brooklyn Heights a Coney Island, fino a Red Hook svelando quei luoghi nascosti tra le narrazioni che non avrei mai incontrato se non così. Ho comprato questo libro su Vinted molto tempo fa, si parla di almeno un anno, e non l’avevo ancora letto. Sfogliarlo però è stata una sorpresa: la persona che lo ha venduto lo aveva tutto sottolineato e questo lo rende per me più prezioso, perché è un’attività molto intima quella di sottolineare i libri, non sai mai che cosa significhi una certa frase per qualcuno. E quindi è andata così, che la mia New York è stata ancor di più un racconto corale e i miei ricordi sono quindi farciti e sfumati di impressioni e memorie poliedriche, mie e di altri. E questa, ho poi scoperto, è anche la vera indole della città.
New York a parte, ci sono gli incontri dei vari book club in arrivo, elenco qui titoli e date:
il 27 giugno appuntamento (online e in presenza a Laboratorio Aperto) con il gruppo di lettura di Una certa idea di cibo. Il libro di questo mese è Home Cooking di Laurie Colwin (quindi toh, un po’ di New York anche qui in effetti);
il 13 luglio ultimo appuntamento online con il book club di A Place for Us, dedicato alla letteratura inglese contemporanea. Leggiamo Ti Seguo, di Sheena Patel;
sempre la seconda settimana di luglio, ma la data ancora non l’abbiamo fissata, ci sarà il secondo (e ultimo fino a settembre) incontro del gruppo di lettura su Jonathan Coe. Chiacchiereremo di La pioggia prima che cada.
Potete partecipare a tutti, a uno, o anche a nessuno ma se vi va di esserci è sempre bello parlare di libri insieme :)
Cosa ho comprato
Speravo di rivoluzionare l’armadio e la libreria a New York, ma la verità è che è tutto molto caro. Ho portato però a casa: una tazza enorme della mitica libreria Strand, un cappellino in denim di GAP, una maglia da baseball presa nell’unico second hand in cui sono entrata e una tshirt da vera turista acquistata nel mio nuovo posto del cuore: Coney Island. Ho comprato poi un libro che si intitola Goodbye to all that, è una raccolta di saggi su New York scritti da autrici e autori che amano la città ma decidono di lasciarla.
In realtà ho fatto anche un paio di acquisti profumati: una delle mie fissazioni in profumeria è l’albicocca, dolce e succosa. Ho trovato da Sephora (a Times Square, epicentro del casino non so come ne sono uscita viva) un profumo che si chiama Apricot Privée, di Phlur che sinceramente non conoscevo. Allora, non è il profumo che mi svolta l’estate, diciamolo, però è fruttato e un po’ saponoso, l’effetto su di me è quello di un bagnoschiuma alla frutta, ecco. Quindi nel complesso piacevole e, visto che l’ho indossato poi tutti i giorni quando ero là, è diventato per me il profumo di New York. Già che ero da Sephora ho preso il discovery kit di By Rosie Jane, che si trova anche in Italia ma vabbè. Se amate i profumi clean, è il marchio per voi. Deliziosi, delicatissimi e però - almeno su di me - intensi e persistenti. Il best seller si chiama Rosie e ha le vibes di You di Glossier, il mio preferito (per ora) è invece Angie, una dedica alla primavera in California. Le note principali sono caprifoglio, gelsomino e fico. Ultimamente ho scoperto di essere una ragazza da fiori bianchi e opulenti, qui c’è anche quella punta verde di fico che lo rende delizioso. Credo mi cospargerò di Angie fino a settembre.
Visto che appunto le fissazioni sono dure a morire e se mi metto in testa una cosa difficilmente riesco a non pensarci, volevo un altro profumo all’albicocca, più goloso e rotondo. Uno dei miei profumi preferiti, in generale intendo, è l’osmanto, quella pianta meravigliosa che fiorisce in autunno. Tanti minuscoli fiorellini bianchi con il loro inebriante odore di marmellata di albicocca. Verso ottobre affinate l’olfatto e fateci caso, non ve lo dimenticherete mai più e diventerà un’ossessione come per me. Sono alla perenne ricerca di quel profumo e guardando questo reel delle Profumiere sono impazzita: è tutto dedicato ai profumi all’albicocca. Ho sfidato la sorte con un blind buy economico prendendo Celebrate Life di Douglas e VI GIURO sa di crostatina all’albicocca del Mulino Bianco. Dritta dritta alle merende di quando avevo otto anni. Quello che speravo.
Cose da fare questo weekend
*in collaborazione con voi che mi segnalate sempre tutto. Grazie.
a Torrechiara c’è il book festival Torcularia fino a domenica
mentre a Parma è tornato il Festival della Parola
due giorni dedicati all’economia solidale alla Fattoria di Vigheffio
all’Auditorium Paganini Massimo Recalcati porta in scena A Pugni chiusi, domenica sera
è di nuovo tempo di Postwar Market
a Guastalla questo weekend c’è l’Handmade Festival
domenica a Pianeta Fresco c’è un laboratorio di collage al femminile e una lezione di yoga al tramonto
è tornato il festival Mangiacinema a San Secondo Parmense, proseguirà fino al 24 giugno e questo weekend saranno ospiti Enrico Vanzina e Pilar Fogliati
in piazzale Picelli ci sono gli eventi estivi di Barrique
oggi pomeriggio al Parco Bizzozero è in programma una raccolta fondi in favore degli alluvionati, a base di torta fritta e lambrusco
a Busseto ci sono le Olimpiadi Verdiane
ultimi due giorni per visitare la Fotografia Europea a Reggio Emilia
a Bologna è il weekend di Peonia in Bloom, tra fiori e artigianato
tutto verde anche a Piacenza per Internoverde
a Castelvetro di Modena c’è Mercurdo, il mercato dell’assurdo
se siete a Milano: Party like a Deejay al Parco Sempione!
e anche gli Italian Podcast Awards (wow!)
martedì ricomincia Scintille d’estate, con appuntamenti libreschi fino alla fine del mese
martedì sera di poesia alla libreria Fiaccadori
ogni martedì sera, fino a settembre, si fa festa in piazzale San Lorenzo
martedì mattina inaugura la Biblioteca Malerba nel quartiere Montanara e per qualche giorno sono previsti incontri, letture e laboratori
ogni mercoledì, invece, che bello andare in borgo delle Colonne
Mi metto avanti con un promemoria: il 16 giugno Stefano Nazzi presenta il suo libro alla Feltrinelli di via Farini. Mi raccomando!
Grazie per aver letto fino a qui. Spero che questa newsletter vi sia piaciuta: fatemelo sapere! Scrivetemi, condividete e se pensate che possa piacere a qualcuno, inoltratela :)
Cospargetevi di profumo di albicocca e tigli e passate una buona settimana,
Baci
Franci
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